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COSA DEVI SAPERE PRIMA DI ACQUISTARE IL TUO IMPIANTO FTV

Ultimo Aggiornamento: 28/01/2012 18:37
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Città: MONZA
Età: 64
Sesso: Maschile
28/01/2012 18:37

DESCRIZIONE TECNICA MATERIALI

Monocristallino:
il silicio monocristallino e’ la qualità migliore di silicio utilizzabile nel campo fotovoltaico, poichè all’interno delle celle risulta ordinato ( guardando una cella in controluce si denota che ha una sola colorazione); questa qualità di materia prima permette delle altissime rese in fatto di reazione a contatto con il fotone, e conseguentemente dei risultati attestati quasi al 20 % in più delle altre categorie di silicio utilizzate.
Il silicio monocristallino è posizionato al top della scala di purezza utilizzata dalle case produttrici di pannelli ( solo 7 al mondo), questa scala di purezza è così composta:
purezza del silicio da 0 a 3: silicio monocristallino
purezza del silicio da 3 a 6: silicio policristallino ( qualità inferiore)
purezza del silicio da 6 a 9: silicio amorfo ( qualità bassa utilizzata per coperture fotovoltaiche di situazioni industriali con tetti a botte).

Policristallino:
il silicio policristallino, viene comunemente chiamato lo scarto del monocristallino; perché risulta all’interno della cella, disordinato creando alla vista in controluce della stessa diverse sfumature di colore perché i cicli di lavorazione e di posizionamento nella cella non sono accurati e lavorati come nel caso del monocristallino, avendo così una reazione meno produttiva a contatto con il fotone; questo significa meno produzione di energia ( non dimentichiamo che il cliente è pagato in base all’energia prodotta dal suo impianto, e non dalla potenza nominale!!)


Le caratteristiche che differenziano pannelli di alta qualità, dalla qualità standard o economica, sono:

- BURN OUT: è lo shock termico che subisce qualsiasi tipologia di pannello al momento della messa in funzione.
Il burn out è variabile in base alla qualità dei materiali che compongono le varie categorie di pannelli fotovoltaici:
Isofoton (ALTA QUALITA’) ha un burn out dello 0,6% ( permette al pannello nel primo anno, di avere una produzione del 99,4%
SHARP (QUALITA’ MEDIO-STANDARD) ha un burn out minimo del 9,7% ( vuol dire che il primo anno di produzione sarà del 90,3%, e così vale per qualsiasi altro esempio possibile per i pannelli con silicio policristallino.
LDK (QUALITA’ ECONOMICA) hanno un burn out, che arriva in alcuni modelli di pannello anche al 33%

- COEFFICIENTE TERMICO: è il coefficiente di temperatura della corrente, cioè la variazione di corrente di cortocircuito, in cui si trova il pannello che come reazione fisiologica: o perde circa il 60% di produzione o in alcuni casi porta al blocco totale di produzione di tutti i pannelli che compongono l’impianto.
Se il coefficiente termico del pannello utilizzato non è ben ponderato alla fascia climatica dove viene installato, questo provoca delle notevoli perdite di produzione e conseguentemente di denaro.
Es: se installiamo dei pannelli tedeschi nella nostra zona il rischio di perdita produzione è molto alto poiché la nostra fascia climatica è quella della spagna, con temperature elevate d’estate e non particolarmente rigide in inverno. Praticamente il contrario dei test di laboratorio tedeschi.




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